"Non stancatevi di seminare il bene"

Il nostro incontro di oggi, prende spunto dal messaggio quaresimale di Papa Francesco, nel quale ci indica la Quaresima come tempo propizio per seminare, non solo gli ortaggi, come abbiamo fatto noi la settimana scorsa, ma a seminare gesti di bontà per partecipare alla magnanimità del cuore di Dio che è il primo e più importante agricoltore.

Ci siamo soffermate su alcune espressioni del Papa come questa “Un primo frutto del bene seminato si ha in noi stessi e nelle nostre relazioni quotidiane, anche nei gesti più piccoli di bontà. In Dio nessun atto di amore, per quanto piccolo, e nessuna “generosa fatica” vanno perduti” per comprendere che cosa possono significare per noi.  

Ci siamo rese conto dei mille gesti di bontà che riceviamo ogni giorno e di quelli che anche noi possiamo fare le une per le altre, anzi che già stiamo facendo.

Abbiamo apprezzato che papa Francesco ci esortasse a non scoraggiarci per la povertà dei nostri mezzi, neppure per l’età e gli acciacchi, come pure a non cedere alla tentazione di chiuderci nell’ indifferenza e nell’egoismo.

Ci ha incoraggiate ad aprire il cuore a chi sta peggio di noi verso i quali possiamo orientare un sorriso, una parola, un’attenzione, una preghiera.

Intendiamo seguire l’invito di Papa Francesco a non stancarci di seminare il bene, abbiamo iniziato così a preparare il terreno del nostro cuore e ad innaffiarlo, proprio come facciamo oggi con i nostri piccoli semi.

 Continueremo a coltivare nel cuore la certezza che Dio farà crescere ogni seme di bene per portarlo un giorno a produrre molto frutto.