NATALE 2012

Vieni, Signore Gesù!

La mia riflessione che è anche augurio in questo Natale del 2012 si riassume nella invocazione antica e sempre nuova, sospiro profondo del cuore: viene Signore Gesù, vieni!
In ogni epoca storica, in ogni stagione della vita, i giorni dell’uomo sono sempre accompagnati da un’invocazione che sorge dall’intimo e che si rivolge a Qualcuno che possa finalmente liberare da ansietà ed affanni, da preoccupazioni e timori. C’è un bisogno profondo nel cuore di chi attende il Signore ogni giorno, lavorando con onestà e coscienza: vedere finalmente che giustizia e pace si incontrano in ogni luogo della Terra e, soprattutto, in ogni cuore. Poiché questa realtà affascinante sembra tardare, l’umile nostra preghiera è l’invocazione, per ricevere una piccola porzione quotidiana di consolazione e di sollievo.

Vieni, Signore Gesù:
nell’attesa della tua venuta noi ci impegniamo a
far crescere e migliorare la vita per avvicinarci a Te che sei la Vita,
Signore Gesù!
Vieni nella nostra casa e cerca di trovarti bene con noi;
parla e agisci proprio come fossimo davvero tue ammiratrici
e seguaci sincere.
Forse i nostri occhi, fissando il tuo volto,
impareranno la bellezza dell’amare e del ricercare il Bene.
Forse il nostro cuore ci suggerirà che cosa dobbiamo fare
per essere in sintonia coerente con te.

Sentiamo forte la precarietà dell’esistenza, l’incertezza di un domani tranquillo e, quindi, per noi è importante porci in costante attesa che il Signore Gesù sia a noi vicino o meglio che noi possiamo avvicinarci a Lui, certe della Sua presenza.
Ogni giorno Egli viene e noi lo attendiamo, ogni giorno è presso di noi e noi lo invochiamo con il nostro “Vieni”.
In verità, siamo noi che non andiamo a Lui o lo facciamo raramente. Per questo percepiamo la mancanza di “Qualcuno” che sia vicino e, spesso, questa condizione d’attesa ci logora, la tristezza ci abbatte e la solitudine ci spaventa.
E quando, allora, incombe maggiormente su noi il logorio, la tristezza e la paura, ascoltiamo il suo invito che ci dice:

“Vieni!
Sei tu che devi venire a me.
Sei tu che ti allontani da me.
Io rimango.
Sempre!”

Ecco che cosa è il Natale: l’avvicinarci al Dio-con-noi che per primo a noi si è avvicinato, così fortemente da diventare come noi.
Di Lui abbiamo bisogno per riempire il nostro tempo di rendimento di grazie, per tenere la nostra abitazione sempre pronta per l’Ospite già presente e talvolta dimenticato.
Il Natale di Gesù è un reciproco dono e invocazione di “venire”: noi invochiamo che Lui venga ed Egli ci invita ad andare a Lui, per incontrarci, per restare insieme, per imparare a vivere come Lui.
Questo è il mio “Buon Natale” per tutti.

sr.M.Fernanda Verzè
Superiora generale

 

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