Storia dell'Istituto

Quanto è stato iniziato da madre Teodora nel 1818 trova la sua continuità nella fedele risposta delle Sorelle, tutte protese a mantenere vivi i suoi insegnamenti e a potenziare la sua opera. Alla sua morte, avvenuta il 22 maggio del 1860, la Fondatrice lasciò un’eredità preziosa di risorse spirituali e materiali.

La storia successiva al 1860 riservò giorni tristissimi per la Congregazione. Con la III Guerra di Indipendenza del 1866, Verona passa sotto il Regno d'Italia, che si trovava in gravi situazioni economiche tanto che il Governo aveva emanato una legge con la quale venivano incamerati i beni dei vari Istituti religiosi. Questa legge fu subito applicata anche al Veneto: gli immobili e le rendite, che permettevano la gratuità della scuola e che la Fondatrice aveva amministrato con tanta saggezza e cura, furono immediatamente confiscati. Venne soppresso l’Istituto e fu proibito di ricevere giovani aspiranti alla vita religiosa, anche se, per utilità della popolazione, data la carenza di scuole in Verona, si provvide a concedere di continuare l'insegnamento nella scuola. Senza entrate -la scuola era gratuita- e privo dei proventi degli immobili, l’Istituto si trovò in assoluta povertà. Inutili furono le proteste, protratte nel tempo: nulla verrà più restituito. Soltanto alla fine del secolo, l'Istituto avrà nuovamente la libertà, ma la scuola non potrà più essere offerta gratuitamente.

Un altro momento di grande importanza per l’Istituto fu la pubblicazione del nuovo testo di Diritto canonico (1917). La Chiesa chiese agli Istituti religiosi di dichiarare la propria identità, non ritenendo più possibile la contemporaneità della clausura e dell'attività scolastica. Era una scelta difficile per l’Istituto Campostrini, nato e approvato dalla Chiesa come claustrale, pur essendo dedicato alla scuola di alunne esterne: si trovò veramente ad un bivio. Dopo mature riflessioni, si scelse di essere una Congregazione con lo specifico scopo educativo, rinunciando per sempre alla clausura papale (1921). 

Passarono solo pochi anni, che videro un forte incremento vocazionale, e si iniziarono le aperture di Case locali. La prima fu nel Veneto, ma subito dopo se ne aprirono nelle Marche, nell’Abruzzo, in Emilia Romagna, nel Lazio, in Toscana.

Le suore si dedicarono al catechismo parrocchiale, ai bambini della Scuola materna, agli alunni della Scuola elementare e alle ragazze della Scuola media e superiore. Numerose erano le presenze nelle scuole di “lavoro e di ricamo” e nei ricreatori festivi. Venne data attenzione a nuovi settori, come i Pensionati universitari e quelli per le persone anziane. Nel dinamismo delle iniziative, rimase inalterata la finalità specifica della Congregazione, che è quella di collaborare all'istruzione-educazione-formazione della persona. Così anche quando si fa concreta la proposta di aprire l'Istituto alle "missioni", l'obiettivo educativo rimane identico.

Nel 1967 fu aperta la prima missione a Pau da Lima - Salvador - Brasile.

Nel 1991 si aprì la prima Comunità a Tămăşeni – Piatra Neamţ  – Romania.

Nel 1996 ebbe inizio l’Associazione Volontariato Servizi educativi, per sostenere le attività solidali. 

Nel 1994 prese avvio il Centro Studi Campostrini, che nel 2005 venne trasformato in Fondazione Centro Studi Campostrini, ente autonomo con la particolare finalità di proporre percorsi culturali e formativi di qualità. 

Nel 2001, la Scuola Campostrini di Verona, che nel corso della sua lunga storia si é modificata, ampliata, diversificata, ottenne la Parifica in tutte le sue componenti: Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di I grado, Liceo della Comunicazione, articolato in due indirizzi; comunicazioni tecnologiche e sportivo.

Istituto Campostrini

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